Black Lives Matter: stasera l’Italia non si inginocchierà

Sabato 26 giugno – Stasera, nella partita valida per gli ottavi di finale, l’Italia non si inginocchierà contro il razzismo sostenendo Black Lives Matter.

Nella giornata di ieri è arrivata la sentenza per l’ex poliziotto Derek Chauvin che uccise
George Floyd, avvenimento che provocò la nascita del movimento “Black Lives Matter”. Da
quel momento oltre alle tante manifestazioni sociali e politiche, anche lo sport ha aderito a
questa campagna di solidarietà e protesta, inginocchiandosi prima dell’inizio di ogni partita
contro il razzismo.

Tuttavia durante la partita Italia-Galles, si è inginocchiata solo metà squadra azzurra mentre l’altra metà è rimasta in piedi suscitando parecchie polemiche. Stasera, invece, tutti i giocatori azzurri non dovrebbero inginocchiarsi, essendo così tutti coerenti nella loro scelta. Inevitabilmente anche ciò ha già suscitato molte polemiche, ciononostante ancora non è ufficiale cosa farà o meno l’Italia, che sembra intenzionata a prendere decisioni diverse a
seconda del comportamento degli avversari.


Quindi non è ancora certo cosa farà l’Italia, ciò che è certo però è che la nostra nazionale ha
fatto una pessima figura. Sicuramente non inginocchiarsi non significa non combattere il
razzismo, come ha anche affermato il responsabile della comunicazione della nazionale
italiana Paolo Corbi, ma senza dubbio farlo avrebbe dato un segnale forte e deciso facendo
capire da che parte sta l’Italia, a maggior ragione in un evento così importante e con
giocatori che hanno una fortissima visibilità.

Fare questo tipo di scelta significa dichiarare che il razzismo è un problema che non ci riguardo, che è secondario. E allora mentre ci siamo alzati in piedi per applaudire una bella Italia calcisticamente, questa volta, dinanzi a un gesto del genere, l’Italia resta in piedi e noi ci accomodiamo senza fare complimenti.

Danilo Antignani

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