Site icon Parola del tifoso di Giovanni Pisano

Caso Suarez. Cara Italia c’è qualcosa che non va.

Ormai i titoli si sprecano, i notiziari non fanno altro che parlarne costantemente e per i nostri lettori è giunto il momento di leggere il nostro pensiero sulla vicenda. Saremo critici ma coerenti giusto per capire all’interno di questo vaso di pandora cosa si cela.

Facciamo una premessa, quella che i diritti del cittadino non possono essere oggetto di brogli, in particolare quando si tratta di CITTADINANZA. Bisogna evitarlo per salvaguardare la nostra costituzione ma anche i tanti Omar, Zaira, Ekatherina e Wei. Tutti giovani ragazzi nati su suolo italiano ma con genitori che non sono cittadini italiani e che meritano la cittadinanza italiana più di tanti di noi. Dobbiamo farlo ancor di più affinché questi fatti non contamino lo sport più seguito e più influente, il calcio.

Ciò che è accaduto all’università per stranieri di Perugia ha del surreale. Luis Suarez necessita di superare un esame di lingua italiana per ottenere il passaporto, fin qui tutto ok, tranne per il fatto che dietro c’è tutto un giro di intercettazioni che inguaia il sistema dell’istruzione italiana e che macchiano ancora una volta la Juventus. Si perché il calciatore necessitava di questo esame per ovviare alla mancanza di slot per tesserare calciatori extracomunitari in casa Juve, perché nelle intercettazioni si evince come la società torinese avesse voluto fortemente accordarsi con tale università per eventuali esami simili per tesserare altri eventuali calciatori. Si perché l’avvocato che segue il caso è lo stesso che fu preso di mira da una trasmissione d’inchiesta nota quando si parlava di tifo bianconero e malavita. Suarez alla fine firma per l’Atletico Madrid ma è stato lui la Pandora di turno ad aprire il nefasto vaso.Per ora la Juventus non è indagata, anche se molte cose non quadrano. Bisogna attendere, i tempi della giustizia sono diversi da quelli mediatici ma la verità verrà a galla.

I tweet sono stati tanti, le notizie altrettante, i pareri non ve ne parliamo, ciò che ci prende dirvi è solamente che la società italiana necessita davvero di fermarsi per un attimo a riflettere. Non si tratta di rispettare un lockdown stavolta o di mettere la mascherina bensì si tratta di rispettare il senso civico che tutti dovremmo avere e che il calcio dovrebbe preservare invece che ancora una volta rivelarsi terreno fertile per eludere e non rispettare.

Daniela Villani

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