I 5 pensieri post Hellas Verona-Napoli |

I 5 pensieri post Hellas Verona-Napoli

Ieri si è giocato il primo match del Napoli in quest’annata di Serie A. Gli azzurri hanno vinto 5-2 sul campo dell’Hellas Verona. Andiamo ad analizzare la gara a mente fredda, racchiudendola in 5 semplici pensieri:

1. Kvaratskhelia ha stupito anche i più scettici

Tutti sono rimasti incantati dalla prestazione del nuovo esterno sinistro del Napoli: il georgiano Khvicha Kvaratskhelia. Il numero 77, nonostante abbia soltanto 21 anni, ha dimostrato di essere già pronto per giocare titolare in Serie A. All’esordio ufficiale con gli azzurri, mette subito a segno uno splendido gol di testa su assist di Hirving Lozano e, nel secondo tempo, regala un cioccolatino a Piotr Zielinski che deve soltanto mettere in rete il gol del 3-2.

2. Per molto tempo Lobotka è stato sottovalutato

Sono lontani in tempi in cui si pensava che l’acquisto di Stanislav Lobotka dal Celta Vigo fosse “un pacco”. Lo slovacco si è lasciato alle spalle il periodo in cui, con mister Gattuso, era fuori forma ed in campo sembrava essere sempre più spaesato. Ormai, infatti, è un punto fisso del centrocampo di Spalletti: detta i giochi, mostra classe ed eleganza e mette a segno un gol stupendo dopo una progressione personale. “Oggi Lobo sembrava Iniesta”, dirà il tecnico di Certaldo al termine della gara.

3. Chi critica Lozano lo fa per partito preso

È ormai accertato che Hirving Lozano sia stato strapagato dal Napoli, visto che ai tempi la società sborsò circa 40 milioni per portarlo in maglia azzurra. Nonostante ciò, non bisogna sempre criticare il calciatore. Di certo, le ultime apparizioni del Chucky non sono state il top, ma ieri qualcosa è cambiato. Il messicano ha dominato la fascia destra più e più volte, mandando al bar la difesa avversaria. Inoltre, il primo gol azzurro, firmato Kvaratskhelia, è arrivato dopo una sua bellissima giocata.

4. È Osimhen il nuovo leader del Napoli?

Ancora una volta, Victor Osimhen ha messo in mostra le sue grandi doti. Il nigeriano lotta e sbraita in mezzo al campo e mette a segno un gol di pregevole fattura, dopo un calcio d’angolo azzurro. Inoltre, al termine della gara, ha dichiarato di star aiutando Khvicha Kvaratskhelia ad ambientarsi, visto che lui è a Napoli da 3 anni ed ha, ormai, sposato a pieno il progetto della squadra. Atteggiamento da vero leader.

5. La squadra deve essere completata

Nonostante ciò sia passato un po’ in sordina vista la vittoria, il Napoli ha dimostrato di non essere ancora una rosa completa. Ciò si vede anche dai cambi. Mister Spalletti, infatti, è stato costretto a rifugiarsi in gente del calibro di Alessio Zerbin. Il giovane con la 23 merita, sicuramente, di poter crescere in palcoscenici come la Serie A, ma ha anche dimostrato un po’ di timore, soprattutto quando si è trovato a tu per tu con il portiere avversario. Infine, va preso un portiere titolare. Sicuramente, i due gol sono arrivati da indecisioni difensive, con il reparto che deve ancora abituarsi all’assenza di un top player come Kalidou Koulibaly. Evidenti, però, sono le colpe di Alex Meret sulla seconda rete dell’Hellas. Il numero 1, infatti, sarebbe dovuto uscire dai pali, visto che il cross avversario, da cui è scaturito il gol, ha percorso l’area piccola.

Mario De Lucia

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