I 5 pensieri post Juventus-Napoli

Bakayoko bienvenue,  nel polverone mediatico del big match passa in sordina un colpo di mercato degli azzurri. Bakayoko è azzurro,  arriva il rinforzo chiesto da Gattuso e che rende il Napoli Finalmente completo.

Agnelli e il disturbo audio, ebbene si a SKY c’è qualcuno che non ha peli sulla lingua, uno che semplicemente fa il giornalista per passione e dedizione. Ieri Sandro Piccinini ha semplicemente fatto il suo dovere di giornalista facendo domande consone alla circostanza e non domande “infami” ad Andrea Agnelli che a quanto pare non sapeva come driblarle a causa di un ritorno audio scadente.

ADL-DeLuca voi sapete qualcosa? Con senso logico uno mette insieme il tweet di ADL in campagna elettorale e la gestione del sistema sanitario campano e fa 2+2. A detta di qualcuno Aurelio e Vicienzo se la sono suonata e se la sono cantata da soli. Forse qualcuno avrà insinuato che uno aiuta l’altro.  Ma fatto sta che a quanto pare non c’è nulla di fondato perché anche l’ASL di Torino come da prassi non ha permesso a Bonucci e Chiellini di andare in Nazionale.

La legge (non) è uguale per tutti, domani ci sarà la decisione del giudice sportivo in merito alla non partita consumatasi ieri sera. Secondo il protocollo il Napoli dovrebbe perdere a tavolino ma leggendo il protocollo stesso,  vediamo che le “penalità ” vengono meno se c’è un provvedimento o una disposizione di organo locale o statale. Se tutti conoscessero la costituzione,  sapremmo che la legge statale prevale sempre su quella diciamo di diritto privato. Dunque in un paese democratico e trasparente il Napoli vedrebbe accolto il suo ricorso. Ma in Italia? Staremo a vedere la palla passa nelle mani del TAR Lazio.

Juventus-Napoli chi vince? Non vince nessuno. Vince il declino dell’Italia e la prova che il 60% degli italiani appartiene al club dell’ “italiano medio” . Il #Vesuvio in tendenza,  gli insulti sono la cornice. Se si pretende così tanto il calcio a questo punto che si pretenda anche la mascherina nella movida. Vince ancora una volta un sistema burocratico sbagliato dove un privato la FIGC non bada per nulla a quanto dichiarato dai ministeri della Salute e Sport. Benvenuti in Italia il paese che pretende il calcio e non mette la mascherina.

Daniela Villani

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