I 5 pensieri post Rijeka-Napoli

L’ultima volta che gli italiani sono stati a Fiume fu con D’Annunzio, ieri gli azzurri di Mister Gattuso sono stati in quella che una volta fu terra italiana e sono tornati con i 3 punti ma con 5 pensieri che aprono a tanti dibattiti.

Difesa più lenta degli scrutini negli USA,ebbene si ieri tra KK e Di Lorenzo, forse quelli più orribili , la difesa azzurra era lenta e impacciata un po come gli scutrinatori del Nevada. Loro sono tornati a Napoli, gli scrutinatori sono ancora al seggio.


Demme sul mercato e poi fa gol , lascia la squadra di cui è capitano, viene qui per fede e per realizzare un sogno. Ieri toglie le castagne dal fuoco e c’era chi voleva venderlo. Impariamo la gratitudine che manca un po al tifoso medio.


A volte basta solo vincere, la prestazione diciamo è stata un crescendo,  fortunatamente ma a volte quando si fa fatica, bisogna solo vincere, chiedetelo a chi ha costruito un triplete.

Eppure volevamo dare il centrocampo a Lobotka, quello di ieri è stato il peggiore mai visto. Stan ieri ha davvero faticato un po per condizione un po per mancanza di idee, soffre il centrocampo a 2 ma nemmeno nel centrocampo a 3 ha dato certezze.

6 punti per 3 e ad ora sembra un dejavu, rivedendo la classifica sembra di rivedere quel maledetto girone di Champions League dell’epoca Benitez.  Agli azzurri però con il ritorno subito col Rijeka al San Paolo e la Sociedad anche, 4 punti potrebbero bastare ma a volte vincere è l’unica cosa che conta.

Ciro Morra

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