Il caffè del Professore

Pasquale Palmieri

2 anni fa

Il caffè del Professore

È vera gloria ?
Auspichiamo di si, del resto salire sul carro dei vincitori è sempre molto semplice e soprattutto banale.

Ieri non c’è stata partita al cospetto di un Verona che con gli attuali effettivi , dopo lo sfascio della squadra brillante della scorsa stagione, è una seria candidata alla retrocessione.
Contro gli Scaligeri, il Napoli ha letteralmente maramaldeggiato subendo però due reti che devono far riflettere il buon Spalletti perché prese a difesa schierata con grossi errori nei riscalamenti (il primo ) e di posizioni ( il secondo).
È stata la nota dolens del pomeriggio ferragostiano, troppe amnesie sulle palle aeree in una difesa che deve ovviamente essere ancora registrata e , soprattutto, diventare all’ occorrenza più efficace in uscita perché in alcuni momenti la palla va rilanciata e non necessariamente giocata come in occasione della prima marcatura veronese nata dal corner su ottima parata dell’ ambiguo Meret che ha deviato la conclusione di un avversario bravo a raccogliere una sanguinosa palla persa in uscita.
Questo è un errore fatto più volte dagli azzurri e solo la mediocrità avversaria non ci ha fatto pagare altri dazi.

È una fase di gioco su cui Spalletti deve lavorare molto perché l’ errore in uscita è una macchia che si perpetua già dalla scorsa stagione.
Comunque resta una buona prestazione di squadra impreziosita dalla eleganza di Kvaratskhelia , la volpe georgiana, elegante nel suo incedere vincente.
Bene ma non benissimo Kim, roccioso ma ancora poco disciplinato ai modi e ai tempi del nostro campionato.
C’è da lavorare , lo sapevamo .

Conferme dal ghepardo nigeriano, non ancora al top fisicamente ma sempre felino nelle sue giocate come la zampata vincente sulla seconda rete azzurra.
Solite certezze dal brillante Lobotka.

Buona la prima con le due macchie delle reti subite , ma il giudizio è rimandato a banchi di prova più significativi.

La prestazione di ieri porti alla riflessione la società su cosa ancora manca a questa squadra e non all’ illusione che vada bene così, sarebbe il più grosso degli errori perché in rosa occorre un fantasista che cucia il gioco sulla trequarti ( continua a parlarsi , e troppo, di Raspadori la cui valutazione è francamente esagerata) , e una alternativa ad Anguissa ( Ndombele sarebbe davvero perfetto) , e infine risolvere definitivamente il problema portiere.
Ieri, incomprensibilmente, è stato fatto giocare Meret che sembra vada via se arriva un estremo di caratura internazionale, ma farlo giocare può anche significare che ci sono troppe difficoltà nel sostituirlo , e si rimane in questo limbo di ambiguità che non fa bene a nessuno.
Resta quella di ieri una prestazione sufficiente del friulano macchiata solo da qualche uscita mancata che è un altro suo limite.

Rimaniamo quindi in fiduciosa attesa senza proclami , come ci tocca leggere e sentire, con la consapevolezza di avere una buona squadra, ma , al momento, nulla di più.
Sarà fondamentale raccogliere il massimo possibile nelle prime giornate perché poi il tempo di cui disporrà Spalletti potra’ fare la differenza.
Come sempre, ” ai posteri l’ ardua sentenza”.

Salvatore Sabella

Il caffè del Professore

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