Il Caffè del Professore di Salvatore Sabella

Il Caffè del Professore di Salvatore Sabella


PROFESSORE – ” Date ad un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un’ automobile, sicuramente la farà rossa” , diceva il mitico Enzo Ferrari.
Se oggi chiedessimo ad un bambino di disegnarci un calciatore, lo farebbe con la maglia azzurra.
È tale lo spettacolo che offre il Napoli che tutti lo aspettano per goderne del suo incedere travolgente.

Il Napoli ha un unico obiettivo, vincere e dare spettacolo, contro tutto e tutti, non si lascia nulla al caso , gioca sapendo di essere il più forte.

Già dalla palla al centro di inizio gara, gli azzurri hanno schierato otto uomini sulla linea mediana pronti a protrarsi nella metà campo avversaria, il segnale era chiaro: ” scatenare l’ inferno”.
Fino alla splendida rete di Kvaratskhelia è stato un assedio, si giocava praticamente nell’ area di rigore del Sassuolo a cui sono state impedite tutte le linee di passaggio.
La nostra palla girava veloce e precisa,
il vantaggio ci ha quasi tolto il gusto dello spettacolo perché solo dopo l’ affondo irresistibile della volpe georgiana il Napoli ha trovato pace e noi ripreso a respirare.

Sono stati dodici minuti di adorata apnea calcistica, sono stati sciorinati schemi e giocate di altissima fattura, dietro c’è un lavoro maniacale che non parte da questa stagione ma dalla precedente.

Dopo il vantaggio gli azzurri hanno concesso qualcosa all’ organizzato e costruttivo Sassuolo capace di colpire il palo su una bella azione dell’ ottimo Laurienté.
È stata la caratteristica di tutta la gara dominata per ritmo e qualità dagli azzurri, ma che ha visto diversi strappi propositivi dei neroverdi emiliani.

Forse l’ unico neo della serata è stato quello di aver concesso troppo agli avversari, a causa anche di una serata non brillantissima degli interni Anguissa ed Elmas, poco presenti in fase interditiva.

Ma quando si dispone di gente come Kim, come Lobotka, come Kvaratskhelia e soprattutto di Osimehn, il destino degli avversari è comunque segnato.

Corsa, tecnica ed eleganza hanno accompagnato la prima rete della volpe Georgiana, istinto allo stato puro al servizio di un talento che ancora non ha raggiunto il suo massimo e il cui limite è agli umani sconosciuto , il raddoppio di Osimehn che ha scaraventato in porta , alla sua maniera, il raddoppio da posizione impossibile, non per lui.

Due perle di una collana dai confini innaturali regalati a tutti i cultori di questo sport.
Un inno al divertimento.

Non c’era stata partita fino a quel momento, non ce ne stata neanche dopo , troppo il divario fisico e tecnico fra le due squadre.
Peccato non aver trovato la terza rete, il Sassuolo ha sbandato più volte paurosamente ma ha avuto il merito di rimanere almeno in partita.
La ripresa , meno spettacolare, è stata più redditizia perché il Napoli è stato ancora di più padrone del campo e quello che ha proposto il Sassuolo è nato dalle nostre concessioni.
Alla distanza è venuta fuori anche la nostra maggiore freschezza atletica, inesauribili gli esterni, incontenibile il ghepardo Nigeriano .

Come sempre la prossima è decisiva, si va in quel di Empoli dove, lo scorso anno, in maniera scellerata, rinunciammo ad ogni velleità di batterci per il titolo, quest’ anno ci presenteremo con un altro spirito anche se nelle gambe, e soprattutto nella mente, ci saranno le scorie inevitabili della champions per un’ altra sfida che può aprirci le porte verso l’ olimpo della leggenda di questo sport.

Non corriamo troppo , né con la mente, né con la fantasia, ogni partita fa storia a se e ci racconta sempre cose nuove.

Abbiamo solo una certezza, la banda Spalletti, ha tanta fame di vittoria e quando l’ hai provata , non ne puoi più fare a meno.

Il grande Enzo Ferrari era considerto un dittatore a capo del suo team, questo gli valse il soprannome di ” Drake” , in riferimento al famoso corsaro inglese Francis Drake, fu il soprannome di Ferrari attibuitogli per la sua perseveranza nel raggiungere i suoi brillanti risultati sportivi, questo ne ha fatto una leggenda intramontabile

Questo stanno facendo i nostri ragazzi con a capo il loro ” drake”, un uomo pelato dallo sguardo furbo e dalla lingua tagliente, che sul campo dimostra di essere il migliore, in assoluto.
” Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”, diceva Ferrari, la sua saggezza è il nostro credo, nel rispetto, però, sempre delle regole.

Foto: Instagram Napoli


Salvatore Sabella

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