Spalletti: “A Genova 3/4 cambi! Sconfitta di Milano? Ci girano le scatole”

In diretta dal Konami Training Center di Castel Volturno la conferenza stampa di Luciano Spalletti.

Minuto di silenzio in conferenza stampa per la scomparsa Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli.

Cosa avete imparato dalla sconfitta di Milano?

“Abbiamo imparato che potevamo avere ancora 8 punti di vantaggio, invece ne abbiamo solamente 5. Abbiamo imparato che una sconfitta ci può stare perché il nostro campionato è positivo, ma la verità è che a noi ci girano le scatole, e devono girarci le scatole. Non abbiamo fatto quello che avremmo voluto fare e non vogliamo accontentarci della classifica e del vantaggio che siamo riusciti a porre tra noi e le altre squadre. Vogliamo andare a giocare le partite, anche quelle difficili contro squadre allestite con attenzione per vincere lo Scudetto, con la stessa voglia di tutte le altre gare”.

Sulle scelte:

“Le scelte non è che vengono fatte in base alla prestazione, erano già state un po’ previste prima della partita di Milano. Ci saranno 3/4 cambiamenti rispetto alla gara di domenica”.

Sulla personalità ed i leader dello spogliatoio:


“Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Mario Rui, gente come Osimhen sono leader. Nel modo di saltare addosso all’avversario quando c’ha la palla, quello è un atteggiamento da leader. Come Elmas, sono forti di carattere. Poi ci sono quelli più taciturni che non protestano, però poi sono calciatori forti che si vede nelle espressioni di gioco che hanno la stoffa del calciatore forte caratterialmente”.

È un fattore incontrare difese a 3?

“Sono sistemi di gioco e si fanno in base alle caratteristiche dei calciatori e alla volontà dell’allenatore. Bisogna andarsi ad incastrare a quello che è il loro modo di stare in campo. Anche a Milano, loro ti danno quello spazio per iniziare l’azione sui terzini e tu devi essere bravo a scalare. Abbiamo fatto al di sotto delle nostre possibilità, ma non abbiamo fatto male. Al di là di quelle situazioni all’inizio, poi ci siamo ritagliati anche delle occasioni importanti. Ci sarà da migliorare queste qualità nelle prossime partite, anche se non troveremo la più facile delle partite”.

Ancora sull’Inter e la reazione


“Vogliamo convincerci che non dobbiamo perdere una partita così anche se il nostro avversario si chiama Inter. La mentalità più importante è di avere questo pensiero qui”.

Napoli è una piazza particolare, la cosa bella dopo la sconfitta con l’Inter è la reazione dei tifosi con maturità?

“Quello è un segnale che loro hanno percepito dal nostro atteggiamento di squadra. È giusto andarla ad analizzare ma poi vanno messe tante altre cose insieme. A chi ci critica per la sconfitta dico che la pensa esattamente come noi”.

Come ha visto Rrahmani?

“L’ho visto molto bene, ha costruito molte azioni in maniera corretta. Ha fatto molto bene. Sull’episodio del gol è stato molto bravo Dzeko a crearsi quello spazio. Sono contento di quello che è stato il suo rientro. Chiaro che caricarlo di 90’ dopo un lungo periodo così, potrebbe essere sbagliato”.

Kvaratskhelia ha perso un po’ di grinta?

“Se me lo appuntate divento il primo difensore. È uno che se non gli riescono quei numeri diventa facilmente uno da osservare. Secondo me non ha fatto male, è stato uno di quelli che è entrato dentro l’area a cercare un po’ di spazio. Ha calciato un paio di volte verso la porta, prendendosi responsabilità. Si vede che fa le stesse cose a cui ci ha abituato ad aspettarsi da lui”.

Kvara potrebbe giocare ancora di più in mezzo al campo?

“Può giocare da tutte e due le parti. Spesso dalla fascia si accentra, di raddoppi ne riceve di più dentro il campo. Gli piace mettere le spalle alla linea del fallo laterale, quella è la sua qualità. Vuole quel pezzo di campo da sfruttare bene, per cui diventa limitante dirgli cosa gli riesce di meno. Sa fare sia questo sia quello”.

Foto: Twitter Napoli

Thomas Petolicchio

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