Man of the Match di Napoli-Milan

Orrore al San Paolo. La squadra di Gattuso non entra in campo prima del 20′ e dopo poco prende anche un gol da Ibrahimovic. Precisione sotto porta ancora una volta non pervenuta, vista la traversa da “Striscia lo striscione” colpita da Di Lorenzo e la sforbiciata da film dell’orrore a due passi dalla porta di Lozano.

Nel secondo tempo quando il Napoli stava prendendo più coraggio ecco il gol di Ibrahimovic che raddoppia. Il gol di Mertens illude tutti, poco dopo con l’espulsione di Bakayoko la partita diventa solo un’agonia. Il 1-3 finale di Hauge non fa altro che inorridire qualsiasi tifoso del Napoli che abbia visto la partita.

Ci sono due MVP di questa gara: il primo in campo, il secondo invece era dotato di fischietto e cartellini.

In campo degli azzurri si salva solo Matteo Politano. Faro offensivo del Napoli che lotta, crea, combatte su ogni pallone e concede anche qualche chance di pareggiare.

Il gol di Mertens davvero è solo l’unica nota positiva del belga, che sembra ancora con la testa in nazionale. Passeggiata a Fuorigrotta.

Il secondo MVP è quello che vedete in foto. L’arbitro Valeri. Sia chiaro, la prestazione degli azzurri è stata pessima per approccio, mentalità e forma fisica. Se ci si mette anche il direttore di gara poi la cosa va avanti per inerzia, e obbligatoriamente verso l’epilogo che abbiamo visto per 95 minuti.

A cominciare il festival dell’orrore in pieno stile Dario Argento è stata l’ammonizione su Bakayoko nel primo tempo: fallo inesistente proprio come la sanzione. Il mediano azzurro prende la palla e solo dopo averla allontanata colpisce il giocatore rossonero. Poteva anche fischiare il fallo ma l’ammonizione è stata veramente troppo, non c’era la volontarietà.

Nel secondo tempo dopo il fallo da parte di Ibrahimovic su Bakayoko, c’è un battibecco che le telecamere non hanno inquadrato tra il fuoriclasse svedese e il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly. Dopo due minuti duello aereo tra i due che vede l’ex giocatore di Inter e Barcellona come vincitore, peccato che abbia volontariamente dato una gomitata al senegalese, per “pareggiare i conti”. Nessuna sanzione, nessun controllo al Var e neanche un richiamo.

Poco dopo il secondo giallo su Bakayoko, sacrosanto, peccato che fosse già ammonito per l’errore precedente. Si doveva bilanciare la sanzione.

Infine, un contatto in area su una palla persa, dopo il calcio d’angolo, da Donnarumma. Koulibaly nella mischia viene pestato ma la caduta e il fallo non vengono neanche controllati né richiamati dal VAR.

Nulla da togliere alla vittoria del Milan, ma così il calcio diventa una barzelletta. A maggior ragione dopo le vicende degli audio e video del VAR di Inter-Juventus del 2018 che vedevano protagonista proprio il direttore di gara di stasera: Valeri.

Matteo Sorrentino

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