Osimhen: “Rigore contro il Milan? Ecco il mio pensiero”
L’attaccante nigeriano, Victor Osimhen, in esclusiva a radio Kiss Kiss ha rilasciato alcune dichiarazioni:
In settimana avete analizzato i motivi della sconfitta di domenica col Milan? Cosa vi ha detto il mister? “La sconfitta col Milan ci ha fatto male. Non abbiamo fatto una grande gara ma naturalmente siamo consapevoli di aver giocato contro una squadra forte. Abbiamo analizzato approfonditamente la partita e gli errori commessi per correggerli ma ribadisco che è stata una sconfitta dura da digerire”.
C’era il rigore su di te nel primo tempo? “Ovviamente era fallo. Non ho cercato di simulare perché se l’avessi fatto avrei preso il cartellino giallo. Mi aspettavo che l’arbitro andasse al Var ma così non è stato. Peccato ma va bene, la decisione dell’arbitro è stata diversa e va accettata”.
Ora c’è un’altra partita difficile col Verona. Una squadra forte che l’anno scorso vi ha negato la qualificazione in Champions. Avete voglia di vincere anche per vendicare quel pari? “Penso che per noi, prima di tutto, è importante tornare a vincere e giocare ogni partita al massimo. Conosciamo il Verona, è una buona squadra ed è difficile giocarci contro soprattutto quando li affronti dinanzi al loro pubblico. Penso che noi siamo pronti per dare tutto, fare una grande gara e ottenere tre punti. Naturalmente non sarà facile ma noi dovremo andare lì con la mentalità vincente e portar via un successo”.
Dopo il Milan una parte della tifoseria non crede più allo Scudetto. Ma la classifica dice che siete ancora in piena corsa. Voi ci credete ancora? “Certo che ci crediamo. Anche I tifosi devono continuare a crederci nonostante la sconfitta col Milan. Siamo consapevoli della nostra forza e continuiamo a sperare nel meglio. Io ci credo tanto. Sappiamo che da qui al termine della stagione affronteremo tante partite difficili ma ci crediamo ancora”.
La tua crescita tecnico tattica e la tua pericolosità offensiva cresce a vista d’occhio. Senti di essere migliorato rispetto a quando sei arrivato? “Certo. Sapevo già al mio arrivo a Napoli che l’impatto con il calcio italiano sarebbe stato importante sia per me che per il mio modo di interpretare il calcio. Ho imparato tanto anche dagli altri attaccanti guardandoli e studiandoli. Mi riferisco anche a quelli che giocano i altri campionato. Però so che ho ancora da migliorare e sto lavorando per questo e continuerò a farlo”.
Quanto ti sta aiutando in questo mister Spalletti? “Spalletti è stato fondamentale per la mia ulteriore crescita sin da quando è arrivato. Posso solo dirgli un grande grazie ma non solo io, parlo anche a nome dei miei compagni. È stato bravo a incoraggiarci sempre a prescindere dai risultati e dalle difficoltà legate soprattutto agli infortuni. Ha arricchito ogni calciatore della rosa incluso me naturalmente. Mi sento privilegiato a percorrere questo cammino al suo fianco e so che ancora tanto potrà insegnarmi”.
Sei uno degli idoli dei tifosi. Che rapporto hai con la città? Come la stai vivendo? “Per me è stato un momento particolare quando sono arrivato a Napoli. All’inizio è stato un alternarsi di alti e bassi ma è normale, è il calcio. Anche le critiche che ho ricevuto ci possono stare. Però da quando sono in città ho cercato di viverla il più possibile, di interagire. Vedo i tifosi contenti quando mi incontrano per strada. Avverto molto il loro amore che ora sento essere molto più forte delle critiche. E’ questo mi rende molto felice”.
Quanta voglia hai di giocare in Champions? E di vincere lo scudetto? “Giocare in Champions è una cosa enorme. Farlo col Napoli sarebbe ancora più bello. Sappiamo che c’è ancora da faticare per guadagnarsi il biglietto di qualificazione alla Champions dell’anno prossimo. Penso che l’atmosfera del Maradona sarà grandiosa ma già mi ha anticipato qualcosa Koulibaly a riguardo. Non vedo l’ora di vivere quell’atmosfera. Vincere lo Scudetto sarebbe qualcosa di incredibilmente grandioso per me e per la mia carriera perché non voglio solo fare tanti gol in carriera ma anche vincere tanti trofei con questa squadra. Soprattutto penso che i tifosi meritino di ottenere questo traguardo e festeggiarlo con noi. Posso solo immaginare cosa sarebbe vincere lo Scudetto qui, in questa città e per questa gente”.
Come va la ripresa dopo l’infortunio allo zigomo? Dai l’impressione di non aver paura minimamente? “Cerco di non dar peso all’infortunio subito. I dottori mi hanno rassicurato che ho completamente recuperato e che sto bene. Ed è così. La maschera è solo una precauzioni. Queste che arrivano sono le ultime settimane in cui continuerò ad indossarla. La Maschera è una seconda protezione per me, la prima è la mia mentalità, è questa che mi permette di lottare senza paura contro i difensori”.
Ernesto Minicone
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