Parola al Cittadino: Banda dei tamponi-truffa; Arzano in lockdown; Uno studente scrive a De Luca…

Ben ritrovati con la nostra rubrica di cronaca settimanale.
Apriamo con quanto accaduto domenica scorsa, poco prima della mezzanotte.
Un 19enne è stato  accoltellato ed è subito entrato in gravi condizioni.Secondo quanto è parso, sarebbe stato coinvolto in una  rissa tra coetanei. I carabinieri del comando di Bagnoli hanno indagato per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.Durante la notte è stato trasferito in cardiochirurgia al Monaldi: diverse le coltellate ricevute ed in particolare una, inflittagli nei pressi del cuore, gli avrebbe bucato il pericardio.

•Proseguiamo con ciò che di assurdo è stato appreso martedì mattina.Dunque è stata scoperta la  banda dei tamponi-truffa: sono stati  sequestrati circa  10mila kit (di cui alcuni scaduti).
Il Nas carabinieri di Napoli, assistito dai militari dei comandi provinciali di Napoli e Caserta, ha eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli (pm Maria Di Mauro), a carico di persone e società del settore sanitario. Si sarebbe trattato di un’ associazione per delinquere finalizzata alla consumazione dei reati di truffa ed esercizio abusivo della professione sanitaria, tendenti all’irregolare esecuzione di tamponi rino-faringei nell’ambito dell’emergenza sanitaria.
Presente persino un  sito internet a sponsorizzare l’esecuzione dei tamponi e dei test sierologici.Dunque dopo i vari accertamenti si è giunti alla conclusione che si trattava di un’organizzazione composta da personale sanitario, con alcuni collaboratori di una società operante nel settore della commercializzazione di vari dispositivi medici dediti all’illecita esecuzione di tamponi rino-faringei a domicilio. I kit strumentali però, sono risultati non regolamentati per lo specifico test diagnostico, pertanto pericolosi anche per il  diffondersi dell’epidemia.

•Giovedì  Arzano si è svegliata in un clima di proteste generali, dovute alla chiusura dei negozi della zona.La decisione è stata presa dopo l’apice di contagi raggiunto dal comune di Arzano.  Chiuse dunque tutte le  attività commerciali, comprese le attività di ristorazione e bar. Esclusi soltanto i negozi di generi alimentari, le farmacie, i fornai, i distributori dei carburanti, i negozi di ottica, i rivenditori di mangimi per animali. Imposta anche la chiusura del cimitero consortile; la sospensione di tutte le manifestazioni e gli eventi pubblici; la chiusura di tutti i centri anziani sul territorio comunale; la chiusura di tutte le palestre e la sospensione di tutte le attività sportive; la sospensione del mercato settimanale.
Arzano però si è ribellata attraverso  proteste in strada. Ciò che i commercianti hanno lamentato maggiormente, è stata la mancanza di provvedimenti che fossero uguali per tutti i comuni, senza differenze. Secondo gli Arzanesi infatti non avrebbe alcun senso una condizione dove loro devono restare a casa ma i loro figli hanno tranquillamente la possibilità di andare fuori comune.

•Non sono mancate  proteste anche Venerdì mattina, proprio sotto la sede della  Regione Campania.È stata chiesta l’immediata riapertura delle scuole.A sostenere la protesta anche l’Asmel, associazione che riunisce oltre 3.300 Comuni di tutta Italia, tra cui quasi tutti quelli campani: “Le scuole sono l’ultima istituzione a dover chiudere – spiega Francesco Pinto, segretario generale Asmel – finanche in stato di guerra. La soluzione di De Luca va al di là di qualsiasi logica.Presenti sul lungomare, anche 150 scuolabus gialli dedicati al trasporto scolastico. Hanno chiesto un aiuto economico dopo il blocco delle attività del mondo della scuola.

Ciò che maggiormente non è chiaro, e che è stato espresso anche attraverso una  letteramolto significativa di uno  studente (Dino Galiano) del Liceo Sannazaro di Napoli, rivolta al Presidente De Luca, è il perché non si è pensato precedentemente al fatto che non fosse opportuno aprire tutto.
Dunque il perché  “ha deciso di privare i ragazzi dell’istruzione, quella vera, autentica. E quest’estate non ha deciso di privarci di balli in discoteca, di aperitivi nei bar, incontri affollati.”

Ebbene questa settimana è stata abbastanza ricca di notizie ed anche abbastanza complessa. Non ci resta che attendere l’inizio di una nuova settimana e darci appuntamento al prossimo articolo di “Parola al Cittadino”.

Raffaele Accetta

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