I 5 pensieri post Crotone-Napoli

L’ultima volta all’Ezio Scida per il Napoli risale al 2017 e a molti scenderà una lacrima. Gli azzurri vincono un match bagnato contro un inerme Crotone e dopo le pagelle, riavvolgiamo il nastro del match di ieri con i classici 5 pensieri post partita.

Fattore Z; si “Z” proprio come Piotr Zielinski, ieri il polacco ha dato prova di una forma smagliante. E’ lui il vero ago della bilancia, rende la squadra camaleontica permettendo il passaggio sistematico dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Duttilità ma anche estro con tunnel e assist al bacio, Zielu è tornato e non potevamo non omaggiarlo con il primo dei 5 pensieri.

Albiceleste para siempre; in Argentina direbbero cosi, se quella maglia nella scorsa settimana ha acceso molti dibattiti su vendite e costi, sul campo riscuote e dona successo. Con indosso la maglia “speciale” gli azzurri acquistano una maggiore forza e si vede, sono 2 le partite giocate entrambe vinte ed entrambe condite da 4 gol.

Gattuso pater noster; “Sono cambiati i tempi, oggi i calciatori stanno con il telefono in mano”, tuonava cosi ieri mister Gattuso nel post partita. Chiara frecciatina a qualche calciatore? E perché proprio a Malcuit? Quel tweet ha davvero fatto infuriare sia i tifosi sia il Mister che dietro questa affermazione ha fatto capire tanto, tantissimo. Gattuso cerca di motivare e di crescere proprio come un vero padre i suoi calciatori con non poche difficoltà e spesso ci riesce anche bene.

Petagna un gol non basta; Gattuso ieri gli ha dato fiducia, il bomber lombardo dopo la brutta performance contro l’AZ era chiamato a farsi perdonare. Il match era proprio al caso suo, campo pensante, pioggia e squadra chiusa da scardinare. Tutto fa tranne che impensierire Cordaz, bene il supporto, altrettanto le sportellate ma non può essere cosi ininfluente a livello realizzativo, anche perché al 90′ la partita era gia chiusa.

Insigne-Lozano la premiata ditta; per un attimo è parso di rivedere gli anni di Sarri con quella giocata che ha portato gli azzurri sullo 0-2, via però i vecchi pensieri. Non c’è più purtroppo Josè Callejon, ora c’è Lozano, che non sta facendo rimpiangere la grandezza dello spagnolo e con Insigne dialoga bene e come dialoga bene. I due si vedono e si supportano e quel tracciante di Lorenzo a servire Hirving che gran goduria dite la verità.

Daniela Villani

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