Pres. AIA: “Chi zittisce i tifosi sarà ammonito. Sulla VAR…”

Carlo Pacifici, presidente AIA, ha parlato ai microfoni di Rai Radio 1. Ecco le sue parole:

“È stato un lungo percorso, cominciato da adolescente quando ho iniziato ad arbitrare, che poi mi ha portato a ricoprire diversi ruoli all’interno dell’associazione, fino all’inaspettato ruolo di presidente, non me lo sarei mai immaginato. È un ruolo di grande orgoglio, responsabilità e attenzione, perché la nostra associazione vanta ben 32 mila associati”.

Quali sono i punti principali del suo programma?
“Sono tanti punti importanti, quello primario che mi sta a più cuore è quello legato alla violenza: abbiamo ancora troppi ragazzi che sono oggetto di violenza. Su questo dobbiamo lavorare, la Federazione ci è stata vicina dandoci la possibilità di essere tutelati attraverso l’inasprimento delle sanzioni, però è un percorso su cui dobbiamo fare molta attenzione”.

Grazia a Lukaku, crea un precedente? La classe arbitrale valuterà in maniera diversa questo tipo di gesti o esultanze in risposta a insulti razzisti?
“Assolutamente no, la decisione sul campo è stata presa. Poi la grazia è prerogativa del presidente federale, l’ha messa in atto perché probabilmente ha verificato tutte le condizioni. Da parte nostra non cambia nulla, continueremo a prendere le decisioni secondo quelle che sono le regole in atto. Chi andrà a zittire il pubblico dopo essere stato insultato sarà ammonito, lo prevede il regolamento”.

Cosa pensa del VAR?
“Certamente la tecnologia ha rivoluzionato il calcio, non lo possiamo sottovalutare. Il calcio giocato nei campi di provincia non ha la tecnologia a supporto e quindi le logiche del calcio sono sicuramente diverse. Dobbiamo cercare di trovare un’uniformità per evitare di avere due canali diversi”.

Foto: Twitter AIA

Mario De Lucia

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