Sulle note di Sampdoria-Napoli

Dopo la sconfitta contro la Juventus in quel di Torino, Sampdoria-Napoli regala agli azzurri tre punti essenziali per restare col fiato sul collo del quarto posto, come sappiamo piazzamento ultimo per assicurarsi la qualificazione alla prossima Champions League. Traguardo fondamentale per l’immagine e le casse del club di De Laurentiis, che già viene da un’annata, quella in corso, senza la partecipazione alla ‘Coppa dalle grandi orecchie’.

Il Napoli vince e prende una nuova boccata di ossigeno nella trasferta di Genova contro i doriani. Per la nostra ormai consueta analisi musicale-calcistica della partita, abbiamo scelto una canzone dei Pooh, “Questo sono io”.

“Ho giocato a carte con la realtà
Ho lanciato il cuore sempre un po’ più in là
Ma è rimasto mio
Mio di notte a casa mia, col mio amore indissolubile
Con nessuna nostalgia, perché questo sono io” Prendiamo in considerazione questo testo, perchè vogliamo concentrarci, in questo momento, sull’allenatore, più che sui calciatori che stanno scendendo in campo. Gennaro Gattuso sta dimostrando che il suo Napoli senza importanti indisponibilità, come ad esempio quelle subite di Osimhen e Mertens, è un’altra cosa, un’altra storia. Sicuramente una squadra sempre con un gioco non ben definito, ma comunque più vicina alla sua immagine migliore che a quella peggiore che abbiamo avuto davanti agli occhi nelle scorse settimane, come fosse un incubo. Ringhio ha giocato a carte con la realtà, quando ha cercato in tutti i modi di mandare in campo una squadra nella sua testa comunque competitiva, ma in realtà con pesanti mancanze. Ha lanciato il cuore sempre un po’ più in là, oltre il momento di difficoltà, credendo da grande guerriero qual è di potergli tenere botta. È riuscito a farlo potremmo dire, perchè oggi è ancora su quella panchina; ma si è fatto anche tanto male. O forse la piazza gli ha fatto troppo male, senza riconoscergli qualche attenuante che il tecnico ha dalla sua parte. Sta di fatto che, Sampdoria-Napoli ha confermato, come già dalle precedenti ultime partite, che questa squadra seppur non esaltante nella sua espressione generale, può giocarsela a viso aperto per le prime posizioni della classifica se completa in tutti i suoi interpreti.

“Per chi un po’ mi ama o sempre mi amerà
Con la mia pronuncia e la mia dignità
Questo sono io
Ho cantato a modo mio ribellione sogni e lacrime
E moltiplicavo in me desideri senza età
Senza sesso non c’è Dio, senza amore non c’è musica
Con il corpo e il cuore io, ho sbagliato a modo mio
Un uomo
Assomiglia alla sua vita
Eccitante o disperata o consacrata a un’idea
Un uomo
Fra catene e mongolfiere
Vola per non inciampare, per non vivere a metà
E questo sono io
Questo sono io” Sembrano proprio essere le parole esatte per definire lo stato d’animo di questi mesi turbolenti che il campione calabrese sta vivendo all’ombra del Vesuvio. Gattuso sa che molto probabilmente non resterà ancora sulla panchina azzurra al termine della stagione attuale, ma ora, con la sorte che sembra essere ritornata sotto il suo controllo, vuole onorare la causa e dimostrare il suo massimo per essa fino alla fine. Vuole dimostrare la sincerità del suo lavoro, del suo sacrificio, della sua dignità come professionista e come uomo, due facce della stessa medaglia che lo rappresenta; due facce che troppo sono state massacrate da un ambiente al quale ha sempre dimostrato di essere se stesso, nei successi e negli sbagli, senza mai tradire i propri valori e prìncipi che lo hanno portato ad essere il campione che è stato e che è nella sua carriera. Non si è mai nascosto Ringhio, accettando e assumendosi tutte le conseguenze che rappresentare una Maglia così importante ed esigente, comportano. Il calabrese, con la sua pronuncia e la sua dignità, non ha certezze del suo imminente futuro, ma continua a camminare a testa alta e a dire, nonostante qualsiasi situazione eccitante o disperata di vita: “Questo sono io”.

Il Napoli di Gennaro Gattuso non è quello dei 91 punti, ma neanche quello horror degli scorsi mesi. E i tre punti “saccheggiati” a Genova sono stati una nuova dimostrazione.

Fonte immagini: SSC Napoli

Marco Falco