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Top e flop Italia-Austria

Top e flop Italia-Austria

Cala il sipario a Wembley, l’Italia batte l’Austria 2-1.

Foto: Twitter Italia

LA GARA

Primo tempo che inizia con ambedue le compagini che giocano a viso aperto. Soprattutto nei primi minuti, gli ospiti cercano di pressare alto per non far ripartire i padroni di casa dal dal basso, ma non riescono mai a trovare i tiro in porta. Cosa che invece riesce agli azzurri al 16′ minuto con Niccolò Barella: tiro di esterno al volo da fuori area su cui compie un’ottima parata Daniel Bachmann. Dopo questa, non sussistono molte altre occasioni e la prima frazione di gioco termina 0-0.

Secondi 45′ minuti che inizia molto meglio il Das Team, che entra in campo molto più deciso e determinato, anche se non arrivano molti tiri verso Gianluigi Donnarumma. L’unico è quello finito in rete, al 65′ minuto, poi annullato per fuorigioco a Marko Arnautović. Gli uomini di Roberto Mancini non riescono a reagire e creano pochissime azioni, che potrebbero impensierire quelli di Franco Foda. I tempi regolamentari terminano a reti bianche.

SUPPLEMENTARI

L’Italia cambia faccia e dopo 5′ minuti la sblocca con Federico Chiesa. Continua ad attaccare ed al 15′ minuto, gli azzurri raddoppiano con Matteo Pessina, che firma il suo secondo gol consecutivo. Sembrava chiusa, ma al 115′ la riapre Sasa Kalajdzic. Comunque non basta: termina 2-1.

Foto: Twitter Italia

LE PAGELLE

Donnarumma: 6.5; non riceve grandi tiri ma si fa sempre trovare pronto e dirige bene la difesa. Inoltre, dà una mano ai compagni, sia in uscita che con i piedi. Solito.

Di Lorenzo: 6; buono il suo apporto sia in fase offensiva che difensiva, anche se in attacco non si fa vedere in molte occasioni. Compitino.

Bonucci: 6.5; riesce a tenere bene sugli attaccanti avversari, soprattutto nel secondo tempo, mente nel primo la sua presenza di fa sentire di più in fase di impostazione, in cui riesce a giocare buoni palloni. Preciso.

Acerbi: 6.5; alla pari del compagno di reparto disputa una buona gara, ma mostra più personalità: soprattutto dopo il recupero della palla, che riesce ad essere pulito spesso e volentieri, porta palla in avanti e fa salire la squadra. Muro.

Spinazzola: 7.5; ennesima ottima sfida per lui. Corre come un Frecciarossa su quella fascia ed è una spina nel fianco per gli avversari, che in più occasioni non riescono a tenerlo. Inoltre, cerca anche la porta, ma la rete non arriva. Instancabile.

Barella: 6.5; riesce a fare un ottimo lavoro di interdizione ed è altrettanto buono il suo apporto in fase d’attacco. Gladiatore.

Jorginho: 6.5; sembra che faccia il ‘compitino’, invece, riesce con pochi tocchi a trovare i compagni in profondità e a liberarli per far partire l’azione, non a caso nella prima parte di gioco ha completato 50 passaggi su 51: una precisione del 98%. Per di più, non fa mancare il suo apporto in fase difensiva. Architetto.

Verratti: 6; gioca bene e cerca, più nella prima parte che nella seconda, di imbucare i compagni verso la porta e di accompagnare le azioni in fase offensiva. Elegante.

Pessina: 7; entra bene in campo, chiude bene in fase difensiva e cerca di insersi al meglio: proprio da questo fattore nasce un suo gol, che porta i suoi sul 2-0. Frizzante.

Locatelli: 6; tenta di fare al meglio il lavoro di interdizione che faceva Barella e ci riesce. Si fa vedere poi più nelle chiusure difensive che in fase offensiva. Battagliero.

Cristante: S.V

Berardi: 4.5; Domenico sta a questa partita come una forchetta sta nel brodo. Insomma, da questa frase potete capire quanto è riuscito a fare in questo match. Non si smarca mai per ricevere palla, non è mai preciso nei passaggi e non riesce mai a creare potenziali azioni offensive. Imbarazzante.

Immobile: 5; il suo unico squillo è il tiro da fuori area al 32′ minuto, quando colpisce il palo. Per il resto fa poco o niente. Immobile.

Insigne: 6; rispetto ai suoi compagni di reparto è quello più presente e che cerca di creare più potenziali azioni da gol, ma, a volte, risulta impreciso tecnicamente. Sconforto.

Chiesa: 7; al 5′ minuto supplementare sblocca la partita e corona così il suo ottimo ingresso in campo, sottolineando la scelta sbagliata del ct. Inoltre, crea scompiglio nella difesa avversaria ed avrebbe potuto fare altri gol. Decisivo.

Belotti: 6; rispetto ad Immobile non fa molto di più, però riesce a tenere meglio palla e a dare più palloni giocabili ai compagni.

Mancini: 6; le sue scelte appaiono discutibili, su tutti cambi in ritardo: come il cambio all’83’ minuto con l’uscita di Berardi e l’ingresso di Chiesa. Per il resto i suoi sembrano le controfigure dei calciatori che hanno affrontato la Turchia, nella prima partita: manca il gioco e la brillantezza che li avevano contraddistinti. Delusione.

Alfonso Oliva

Foto: Twitter Italia

Alfonso Oliva

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