Top e flop Napoli-Hellas Verona: Meret sicuro, ennesimo disastro di Hyasj

Top e flop Napoli-Hellas Verona: Meret sicuro, ennesimo disastro di Hyasj

Termina 1-1 al Diego Armando Maradona tra Napoli ed Hellas Verona.

Foto: Twitter Ssc Napoli

LA GARA IN PILLOLE

Primo tempo che gli azzurri iniziano molli e con la sensazione che siano molto tesi, pensando a cosa si stanno giocando. I gialloblù, invece, si mostrano liberi di mente, tengono bene il campo e nonostante siano senza obiettivi, offrono una prestazione, come si suol dire, ‘con il sangue agli occhi’.
Ambedue le compagini non tirano molte volte verso la porta, ma, sicuramente, la squadra ospite crea più occasioni, commette meno errori tecnici e crea maggiori potenziali azioni da gol. Al termine dei primi 45′ minuti è ancora 0-0.

Seconda parte di gara che la formazione di Juric inizia meglio della prima parte e quella di Gattuso ancora peggio. Sembrava che la squadra senza obiettivi fosse quella di casa che tra i tanti errori tecnici non è mai riuscita ad imporsi. Passa però in vantaggio al 60′ minuto con Amir Rrhamani da calcio d’angolo. Nenache 9′ minuti dopo la pareggia Marco Davide Faraoni che sfrutta al meglio una disattenzione di Elseid Hysaj. Da qui il Napoli ci prova, ma non basta per tornare in vantaggio e finisce in pareggio.

Foto: Twitter Ssc Napoli

LE PAGELLE

Meret: 6.5; non deve effettuare grandi parate, ma finalmente si fa sentire e non stenta ad uscire dalla porta. Il giocare tante partite consecutivamente, probabilmente, gli ha dato consapevolezza e l’insicurezza di inizio campionato sembra spazzata via. Sicuro.

Di Lorenzo: 5; è il lontano parente del calciatore sceso in campo nelle ultime partite. Commette non pochi errori tecnici e di posizionamento, inoltre non ha quella verve che lo aveva contraddistinto ultimamente. Delusione.

Manolas: 6; si completa al meglio con il suo compagno di reparto e si mostra sicuro in ogni intervento. Roccia.

Rrhamani: 6; vince tanti duelli aerei e si fa sempre trovare pronto nelle chiusure. Trova il gol che fa pensare che sia fatta per la qualificazione in Champions League, ma non basta. Illusione.

Hysaj: 3; il Verona sfonda poco dalla sua parte e, quindi, non deve quasi mai fare interventi difensivi, ma come al solito si dimostra l’anello debole della squadra e da una sua disattenzione scaturisce la rete del Verona. Si dimostra, poi, impreciso tecnicamente e accompagna poco l’azione in fase offensiva. Disastroso.

Mario Rui: S.V

Bakayoko: 5; non riesce a dominare il centrocampo come fatto nelle ultime due gare, è lento e pensa più ai compiti defensivi che offensivi. Deludente.

Fabián Ruiz: 5; alla pari del suo compagno di reparto, è molto statico e in fase d’attacco riesce a dare poco o nulla alla squadra. Appannato.

Lozano: 5; è nerovso, non riesce ad incidere come ci si aspettava ed appare molto impreciso tecnicamente. Insomma, è la controfigura del calciatore che ci aveva deliziato ad inizio annata. Assonnato.

Politano: 5; non riesce a dare niente di più rispetto al compagno che ha sostituito. Risulta troppo statico e crea poco in fase offesiva. Male.

Zielinski: 5; da metronomo offensivo doveva guidare i suoi alla vittoria dando quel supporto alla manovra che non è riuscito a dare. Sconforto.

Insigne: 5; era quello che sentiva più di tutti la partita e si è visto sin dall’inizio. La tensione lo ha ‘mangiato’ e non è riuscito a giocare con quella libertà mentale che serviva. Questo non gli permette di creare occasioni da gol ed essere il faro della squadra in avanti. Frustrazione.

Mertens: S.V

Osimhen: 4; per gli azzurri è stato come giocare in dieci. Non ha tenuto alcun pallone in avanti, ha perso qualsiasi contrasto e non è mai riuscito a giocare per i compagni, sbagliando molte sponde. Disastro.

Petagna: S.V

Gattuso: 2; ha chiuso come peggio non poteva la sua avventura partenopea. La sua formazione è scesa in campo molto contratta senza quella verve che serviva per portare a casa la partita e la qualificazione in Champions League. Per di più, sbaglia i cambi e la mossa della disperazione, mettendo cinque attaccanti ed un solo centrocampista, rovina ancora di più il gioco.

Alfonso Oliva

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