Torna il tifo negli stadi, ecco le curve più belle degli ultimi 7 giorni

Torna il tifo negli stadi, ecco le curve più belle degli ultimi 7 giorni

TIFO E CURVE-Termina la settimana calcistica, dunque, cari lettori e lettrici di Paroladeltifoso.it, siamo lieti di proporvi il consueto appuntamento con la nostra rubrica dedicata ai tifosi. Ecco il nostro viaggio all’interno delle curve più belle degli ultimi 7 giorni.

Un viaggio di 2800 KM per amore della maglia, la trasferta unica dei tifosi del Bodo Glimt

Nella serata di Conference League di giovedì, una tifoseria in particolare si è distinta, sia per il supporto dato alla squadra, ma soprattutto per il viaggio lunghissimo fatto per sostenere i propri beniamini. Giunti dalla Norvegia, percorrendo 2800 km, gli ultras del Bodo Glimt, sono giunti a Roma dimostrando quanto l’amore per la propria maglia vada al di sopra delle distanze geografiche.

I norvegesi, oltre a cantare per tutta la durata del match, hanno esposto più cartelli in cui ricordavano ai padroni di casa il parziale del match della settimana precedente, in cui la squadra di Mourinho ha perso per 6-1. Pertanto, gli ospiti, hanno deciso di evidenziare il passivo pesante dell’andata, umiliando i tifosi di casa che non sapevano più in che modo rispondere a tale provocazione. Inoltre il grande sostegno dato per i 90 minuti, ha fatto si che il Bodo Glimt abbia strappato un punto importantissimo dalle mura dell’Olimpico. I chilometri percorsi dai tifosi gialloneri sono stati ripagati dalla propria squadra, che ha onorato il lungo viaggio dei supporters.

La Milano rossonera c’è, la coreografia da Champions contro il Porto

La tifoseria rossonera si è contraddistinta per l’unione nei match in casa e trasferta sia in campionato e Champions, sostenendo sempre la propria squadra, meritando pienamente la menzione all’interno di questa rubrica. Nel match casalingo in Champions League, tra Milan e Porto, la curva Sud rossonera, ha esposto una coreografia con una scritta caratteri cubitali che diceva: “Forza Milan”. Un semplice motto che ha significato tanto prima di un incontro delicato come quello contro i portoghesi, che ha spento quasi definitivamente le speranze di qualificazione dei rossoneri. Nonostante ciò, la Milano ultras, sponda rossonera, ha incitato gli uomini di Pioli per tutti i 90 minuti, credendo in una possibile rimonta. Il Milan ha peccato d’inesperienza in Champions, ma di certo la tifoseria merita palcoscenici come quello della competizione europea per antonomasia.

“Onore a chi ha lottato, a chi non ce l’ha fatta”, l’omaggio da brividi della Curva Sud nel derby

Il derby di Milano tra Milan e Inter, match nel quale le due curve hanno sempre messo in scena coreografie goliardiche verso il rivale, ma nell’ultimo incontro la curva Sud milanese si è contraddistinta per un grandissimo omaggio prima del calcio d’inizio. Infatti, nel lato riservato ai tifosi rossoneri sono apparse tre coreografie, che hanno omaggiato tutti coloro che hanno lottato durante questa pandemia, passando dai dottori, fino ad arrivare a chi ha perso i propri cari durante questo periodo. Tale iniziativa merita un caloroso applauso, poiché il tifo organizzato rossonero ha dato prova di quanto abbia influito il Covid-19 nelle nostre vite, dando un grazie a chi ci ha aiutato ad abbattere, almeno in parte, questo virus.

La Marsiglia ultras accoglie a modo suo la Lazio, messaggio diretto alla tifoseria biancoceleste

Nel match europeo tra Marsiglia e Lazio, i tifosi biancocelesti non hanno potuto assistervi, a causa dei ricorrenti comportamenti violenti tenuti da certi tifosi nei pressi dello stadio e nei centri delle città che ospitano le partite”, oltre “alla ripetuta intonazione di canti fascisti. Pertanto, il tifo organizzato marsigliese, ha deciso di accogliere la squadra capitolino con una coreografia immensa, che conteneva un messaggio chiaro: “No fascism, no racism”, affermando il proprio pensiero politico contrastante con i tifosi laziali, i quali sono sempre stati definiti fascisti, visti i trascorsi. Questa è stata l’ennesima dimostrazione di quanto la politica entri a far parte del mondo del calcio, lasciando spazi per dibattiti politici al termine di un match.

Dalla trasferta di Varsavia al ritorno al Maradona, la settimana no stop degli ultras partenopei

I tifosi azzurri hanno seguito la propria squadra nella trasferta di Varsavia, macinando chilometri per la maglia tanto amata. Infatti, son 1.981,4 chilometri i chilometri che dividono le due città, ma nonostante ciò il tifo organizzato azzurro era presente alla Pepsi Arena per sostenere la propria squadra, cantando a squarciagola nel settore ospiti dell’impianto. Dunque, i 600 napoletani presenti in Polonia, seppur in minoranza, hanno detto la loro, facendo risuonare i propri cori nello stadio. Dopo 3 giorni dal match europeo, il Napoli ha ospitato il Verona, ritrovando in parte il tifo organizzato al Maradona, che mancava da tempo a causa del regolamento d’uso. La Curva A napoletana è stata trasferita nel settore inferiore, ma nonostante ciò il coppo all’occhio nel rivedere quelle bandiere era a dir poco sensazionale. Il tutto ha raggiunto l’apice alla rete di Di Lorenzo, con la squadra unita ai tifosi in un grandissimo abbraccio che ha significato tanto. Napoli ha riavuto finalmente il vero tifo, aspettando il ritorno della B.

Il viaggio di questa settimana giunge al termine. Quindi, cari lettori e lettrici, restate sintonizzati per il prossimo appuntamento con la nostra rubrica per i tifosi, con nuove tifoserie pronte a stupirci.

Pasquale Palmieri

1 – Il mondo non si ferma ad Aurelio De Laurentiis

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